LHC funziona… ed il mondo non è esploso!

Ieri ho seguito con molta partecipazione l’ennesimo tentatio di “fare fisica” (come dicono gli stessi addetti ai lavori) con il mastodontico acceleratore e collisore di particelle che si trova tra – o meglio sotto – le Alpi di diversi paesi.

Dopo i due lunghi stop forzati, dovuti prima alla rottura di uno dei super-magneti (se non ricordo male) e poi del sistema di raffreddamento (complice un pezzettino di pane lasciato forse cadere da un uccello di passaggio), finalmente LHC è stato in grado di portare i flussi a 3.5 TeV (tera elettron-volt) ciascuno, allinearli, ed osservare numerosi e costanti fenomeni dovuti alle collisioni delle particelle ivi contenute.

Anche questa volta non tutto è andato perfettamente liscio, ma per fortuna si è trattato solo di un piccolo intoppo: circa un’ora di stop e si è ripreso. In un primo momento, infatti, a causa dell’accoppiamento elettro-magnetico che si è venuto a creare tra il sistema di generazione ed immissione dei flussi ed il circuito dell’acceleratore vero e proprio, i flussi non sono riusciti a raggiungere i 3.5 TeV previsti.

I cyborg tra noi

Magari il titolo del post lascia intravedere un futuro persino troppo spaventoso (come ci insegna la letteratura cyberpunk), ma in questo caso si tratta di un iniziale esperimento di integrazione tra l’essere umano ed un esoscheletro potenziato.

L’unita’, chiamata HAL (Hybri Assistive Limb), intepreta i segnali elettrici prodotti dai neuroni motori e, a seconda della loro intensita’, attiva i numerosi motori servo-assistiti in modo da amplificare i movimenti dell’utente e la sua forza fisica.

L’integrazione non e’ assolutamente invasiva (anche se nessuno dice che non potrebbe esserlo) e consente a persone disabili di tornare ad essere indipendenti, oppure, piu’ semplicemente, di incrementare la propria forza muscolare fino a 10 volte (secondo quanto dice il papa’ dell’invenzione, il prof. Yoshiyuki Sankai dell’universita’ di Tsukuba).

E’ molto interessante notare come Sankai abbia rifiutato qualsiasi licenza per uso diverso da quello medico (quindi niente esoscheletri militari).

I primi passi verso un futuro di arti artificiali sono ormai stati fatti. I cyborg sono tra noi.